Campanine in Valcamonica: interesse di pubblico per una riscoperta

Nuova esperienza bresciana per la Federazione Campanari Bergamaschi. Il 24 giugno 2011 è stata la volta di Borno, preziosa località montana a un decina di chilometri da Cividate Camuno, in piena traiettoria verso il Passo del Tonale. In occasione della Solennità di San Giovanni Battista, l’associazione è stata chiamata a dare testimonianza della tradizione in una zona che ha perso molto del patrimonio campanario, ma che ha dimostrato interesse e curiosità verso la riscoperta e la riproposta degli antichi strumenti legati alla campana.

Il momento musicale ha avuto inizio con un concerto di campane a distesa direttamente dalla cella campanaria del campanile della parrocchiale locale di San Giovanni Battista, dotata di un concerto di cinque campane fuse integralmente da Crespi di Crema nel 1824. Il dato interessante viene dalla sua mancata spoliazione bellica, elemento che fino a oggi ci ha tramandato un manufatto decisamente interessante dal punto di vista delle decorazioni. L’impianto, automatizzato da anni, presenta corde in canapa lungo tutto il campanile. In cella campanaria resta l’intero ‘gioco a festa’, battenti forati per l’aggancio del suono d’allegrezza, nonché sistemi per il blocco delle ruote. Il campanaro locale ci ha raccontato che la tastiera manuale è stata rimossa dapprima, poi eliminata circa quindici anni fa. L’ampiezza del campanile, che non giustificava assolutamente la sua rimozione, ne consentirebbe senza problemi la reinstallazione, progetto che si augura possa essere concretizzato quanto prima.

Dopo il suono a concerto e la Messa con Processione, l’interesse locale si è spostato sul concerto di campanine tenuto nei pressi della chiesetta della Madonna di Lourdes, con folta partecipazione di pubblico e illustrazione del suono e della storia delle campanine, la sua fattura, gli strumenti per l’apprendimento del suono a tastiera. Il concerto ha avuto come protagonisti gli allievi delle scuole campanarie di Leffe della Media Valle Seriana, che hanno avuto modo di illustrare il repertorio del proprio territorio e le differenze timbriche del suono dei metallofoni e dei vetrofoni.

Il nuovo seme gettato nelle valli bresciane lascia per sperare per una rinascita dell’interesse in una zona martoriata dal fenomeno dell’automazione sconsiderata, con ricchi campanili prvati dei sistemi di suono manuale. Dallo stimolo locale si auspica la concretizzazione di un progetto diocesano per un’associazione gemella a quella bergamasca, con l’obiettivo di saldare le diverse fozre presenti sul territorio e trovare interlocutori validi nelle parrocchie, nella Curia bresciana e nelle ditte operanti nel campo delle campane.

Segue un breve report filmato del concerto di campanine del 24 giugno 2011.

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