Due Giorni Campanaria in Valserina. Nuovi incontri e progetti per la crescita della tradizione.
Giornate ricche di avvenimenti musicali e culturali quelle di venerdì 15 e domenica 17 giugno 2012 a Costa Serina, Ascensione, Trafficanti, Rigosa, Sambusita e il Santuario del Perello, centri della Valserina coinvolti nella riscoperta della tradizione del suono delle campane e del recupero alla sicurezza di diversi suoi campanili. Grazie all’intensa e fattiva collaborazione delle parrocchie rette da Don Stefano Pellegrini e Don Pierangelo Redondi, che qui ringraziamo sentitamente, è stato possibile tracciare un percorso significativo che ha motivato il dato campana nelle sue diverse sfaccettature. Venerdì 15 giugno Don Ilario Tiraboschi e Fabio Zenucchi hanno parlato diffusamente in conferenza del significato del suono della campana nella vita della Chiesa, delle sue implicazioni sociali e degli eventi che essa marca nel corso dell’esistenza umana. Particolare riguardo è stato dato al percorso storico della campana, dal XV secolo sino al dramma della Seconda Guerra Mondiale, dalla rifusione delle campane di metà Novecento sino al recupero del significato del suono manuale della campana nel mondo odierno. Agli interventi degli esperti hanno fatto da sottofondo le ‘campanine’, risuonatore tradizionale in vetro, metallo e ottone che ha conservato da fine XVIII secolo a oggi un corpus notevole di suonate tramandate oralmente, oggi trascritte su pentagramma, catalogate e divulgate attraverso le scuole campanarie e tra i giovani per mezzo dei canali multimediali.
Gli interventi di Don Ilario Tiraboschi e Fabio Zenucchi sono qui disponibili in filmato per una piena comprensione del loro intervento.
La serata è stata introdotta dal suono a distesa a cura della Federazione Campanari Bergamaschi, che ha potuto apprezzare l’opera di ripristino del suono manuale su un concerto automatizzato da diversi decenni, recentemente sistemato e recuperato al pieno uso: un nuovo campanile suonabile manualmente in Valserina che possa essere di stimolo al reincontro con la tradizione per i ragazzi della vallata.
Proprio sul significato delle campane e del campanile ha incentrato la propria omelia Monsignor Francesco Beschi, Vescovo di Bergamo, nel corso della celebrazione di domenica 17 giugno a Costa Serina, dopo la benedizione dei campanili di Ascensione e di Costa stessa. ‘Il restauro del campanile e della sua messa in sicurezza dopo il sisma del 2010’, ha sottolineato il Vescovo, ‘costituisce un momento importante per la vita della comunità. Il pensiero va in questo momento a chi è in difficoltà nelle zone terremotate dell’Emilia e nella provincia di Mantova.’ Monsignor Beschi è poi passato ad analizzare il significato simbolico del campanile, partendo dalle profonde analogie tra l’albero e il campanile, le cui proiezioni verticali alludono alla dimensioni del Divino: ‘Il campanile è come un albero di pietra. I primi templi venivano costruiti tra gli alberi, nei boschi, e ci si raccoglieva attorno agli alberi per pregare. Con la costruzione dei templi gli alberi sono stati sostituiti da colonne in pietra, che mantengono l’idea della proiezione verso l’alto. Dunque il campanile è un elemento emblematico della proiezione verso il Divino.’ Un altro passo rilevante ha riguardato l’importanza delle campane, alludendo, in questo, al fatto che esistano molti campanili di chiese moderne senza campane, sostituite dal suono delle trombe: ‘ È necessario che il campanile abbia le campane. Un campanile senza campane è come avere orbite senza occhi’. Lo stesso Monsignor Beschi, a margine di una video-intervista concessa al nostro sito che qui riportiamo, ha ricordato come nella sua infanzia e gioventù – sino alla sua prima esperienza come curato – avesse abitato e prestato servizio nella periferia di Brescia, in zone con parrocchie di recente costruzione caratterizzate da campanili privi di campane. Venendo a Bergamo, ha proseguito il Vescovo, ha notato con grande sorpresa quale attaccamento dimostrino i bergamaschi verso le proprie campane, dato che va tutelato e promosso nel rispetto del contesto sociale odierno.
Nella seconda parte della stessa video-intervista, Don Stefano Pellegrini riassume la Due Giorni in Valserina, sottolineando come Monsignor Beschi abbia rimarcato l’espressività del suono della campana muti a seconda delle circostanze. Qualche anno fa, in occasione della benedizione di una campana posta su un monte in cima al Lago di Garda, voluta da alcuni genitori in memoria dei propri figli scomparsi prematuramente o tragicamente, il Vescovo aveva colto come una singola campana – a seconda di come venisse suonata – potesse indicare preghiera, lutto dei genitori e forza della resurrezione. ‘Le campane’, ha sottolineato il Vescovo alla fine della propria riflessione durante l’omelia, ‘suonano il concerto della vita.’
Dopo il suono a distesa alla fine della Messa, che qui riportiamo in video, i campanari della nostra associazione si sono divisi tra i campanili di Rigosa Sambusita e Perello, da una parte, e Trafficanti, dall’altra. Qui, nel pomeriggio, si è tenuta la benedizione del campanile e la processione con la statua di San Luigi, preceduto dal suono a distesa e seguito dal suono d’allegrezza dalla cella campanaria. Ancora una volta, in un piccolo spazio raccolto tra le vie della frazione di Trafficanti, la splendida vallata illuminata e il campanile restaurato, abbiamo potuto cogliere come l’integrazione tra paesaggio, campane e dato religioso costituiscano un tutt’uno di profondo valore spirituale. Un permanente oscillare tra antico e moderno che vede nella conservazione delle radici un elemento importante di socialità. Proprio l’accoglienza festosa degli abitanti di Trafficanti (e qui ringraziamo il Sindaco Paolo Cortinovis per la sua video-intervista), il loro invito a tornare a trovarli in altre occasioni, la curiosità di capire le tecniche di suono e i progetti per la costruzione di campanili casalinghi sono motivi di grande conforto per proseguire nella divulgazione del suono, che crea gruppo e consente di creare amicizie e legami sempre nuovi.