La tradizione campanaria vive a Zogno
Campanari di diverse generazioni e diverse aree della Lombardia si sono incontrati a Zogno in occasione della Due Giorni Campanaria per i dieci anni di attività della Federazione Campanari Bergamaschi e il Quarantesimo di fusione delle campane della Prepositurale di San Lorenzo. I portatori della tradizione di Bergamo e di tutta la sua Diocesi, Milano e la Brianza, Brescia e la pianura, nonché una rappresentanza di campanari genovesi, si sono dati appuntamento a una manifestazione ricca di eventi e contenuti, che ha avuto inizio sabato 7 con l’inaugurazione del Centro Studi Regionale sulla Tradizione Campanaria Giulio Donadoni, luogo d’incontro, analisi e diffusione della tradizione sul territorio ubicato a Villa Belotti. L’Assessore della Regione Lombardia al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti ha proceduto al taglio del nastro insieme alla sorella del defunto campanaro Giulio Donadoni, passando a illustrare nella Tavola Rotonda pomeridiana la rilevanza dei progetti attivati dalla Regione Lombardia attraverso il Registro dei Patrimoni Immateriali, ambito in cui la tradizione campanaria bergamasca s’inserisce perfettamente con un ampio volume di archivio audio-video depositato nell’ultimo anno presso l’Ufficio Cultura, cui si sommano le trascrizioni di una parte dei brani sinora raccolti e catalogati analiticamente. Il Presidente della Federazione Campanari Bergamaschi, presente alla Tavola Rotonda, ha sottolineato l’importanza d’investire sul patrimonio musicale e umano presente per guardare al futuro della tradizione e a quanto accade culturalmente oltreconfine in materia di tutela e diffusione della tradizione del suono delle campane. Ha fatto replica l’Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Zogno Massimo Pesenti, che ha evidenziato come la sinergia tra l’ente pubblico e l’attività campanaria di volontariato dia luogo a ottimi risultati sul piano del rilancio della tradizione e contribuisca a una diffusione capillare della conoscenza di quanto accade nel campanile e in cima ad esso attraverso le visite guidate e i corsi formativi. A completamento della Tavola Rotonda pomeridiana sono intervenuti l’Ingegner Mauro Lanfranchi, responsabile per la sicurezza e membro della Federazione Campanari Bergamaschi, il quale ha parlato della sua esperienza giovanile di campanaro, della positività di poter vivere l’esperienza di genitore di un figlio adolescente allievo campanaro a Leffe, nonché dell’impegno nel progetto di messa in sicurezza del campanile della Parrocchiale della stessa Leffe, opera fondamentale per poter consentire un accesso sicuro alla cella campanaria per il suono d’allegrezza, unitamente al ripristino delle corde per il suono manuale delle campane in occasione delle solennità. Ultima ma rilevante testimonianza è stata quella del restauratore del legno Massimo Ziliani, autore della rimessa in piena vita dell’incastellatura del concerto di cinque campane del Santuario della Madonna della Coltura di Lenna: la riflessione di Ziliani si è incentrata sull’importanza del recupero delle tecniche costruttive del legno e delle conoscenze sulla qualità del suono della campana, che erano dato scontato nell’Ottocento ma che si sono cancellate nel corso del Novecento con l’appiattimento portato dai processi industriali.
L’incontro pomeridiano è stato arricchito dal suono d’allegrezza delle campane tubolari di Abele Gelmi di Leffe e dai brani per campanine dei ragazzi della Valle Brembana e Seriana. In chiusura, la Federazione Campanari Bergamaschi ha voluto donare una targa di ringraziamento all’Assessore Belotti per la sua presenza significativa e per aver promosso con provvedimento del 3 febbraio 2010 l’istituzione del R.E.I.L. (Registro delle Eredità Immateriali Lombarde) in coerenza con i principi sanciti dalla “Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale” emanata dalla UNESCO il 17 ottobre 2003, cui tutti possono accedere per depositare ricerche e conoscenze.
La serata di sabato 7 luglio ha visto protagoniste le campanine in omaggio al campanaro Giulio Donadoni, scomparso nel febbraio del 2011, con le esecuzioni dei ragazzi della Scuola Campanaria di Roncobello, che hanno portato tra calorosi applausi molti brani del repertorio zognese salvato dal maestro, trasmesso da Donadoni stesso in molte interviste tra il 1998 e il 2003 all’archivio della Federazione Campanari Bergamaschi. La parte centrale della serata è stata dedicata alla proiezione del documentario ‘Cercando Giulio Donadoni’, realizzato da Luca Fiocchi e vetrina degli aspetti più rilevanti di un testimone attivo della tradizione del Novecento bergamasco.
Domenica 8 luglio è stata interamente dedicata al suono delle campane. Le associazioni lombarde e genovesi si sono distribuite sui campanili della vallata per dare vita a un ricco concerto di segni e richiami, che avuto il suo apice nel pomeriggio con il suono a festa dalla tastiera di San Lorenzo e con le visite guidate al campanile. Grande soddisfazione è stata espressa dagli organizzatori, che hanno potuto contare su un pieno appoggio della Parrocchia e del Comune per dare vita a un primo incontro regionale tra le prealpi bergamasche. Alle campane di San Lorenzo hanno fatto viva eco, nel pomeriggio di sabato e di domenica, le dieci campane dell’Oratorio San Giovanni Bosco, volute nel 1984 da Don Giulio Gabanelli per fare una scuola di campane. A trent’anni di stanza da questa lungimirante idea, i tempi si rilevano maturi per una piena presa di coscienza del valore della tradizione e della sua conservazione e trasmissione passando per le nuove generazioni, sincera linfa del futuro della musica delle radici.