Serata in musica a Bàresi per i dieci anni del Coro della Scuola Campanaria di Roncobello
Domenica 29 luglio 2012. Per il decimo anno consecutivo si è tenuta con successo nella chiesa di San Giacomo di Bàresi (frazione di Roncobello) il concerto che riunisce villeggianti e locali in una serata di musica in amicizia. La bella chiesa settecentesca di San Giacomo Apostolo, fiancheggiata sul lato sinistro da un portico spazioso e introdotta da un sagrato erboso ideale per incontri ed eventi musicali, è stata casa ancora una volta di esperimenti musicali e canori condotti dalla Scuola Campanaria di Roncobello, che nella prima parte ha proposto molti brani del repertorio zognese di Giulio Donadoni, arricchito da strumenti tradizionali che da tempo marcano gli arrangiamenti del gruppo e da strumenti classici piegati alla tradizione, quali il violino di Mariela Valota. Lo studio del repertorio zognese, che annovera una cinquantina di brani, mira alla prossima confezione di un CD dedicato al Maestro Donadoni e al ricco repertorio campanario della vallata di Zogno, prolifica di musicisti campanari e suonate composte tra XIX e XX secolo.
Un omaggio particolare è inoltre andato a Maria Immacolata con l’esecuzione finale dell’Ave Maria di Lourdes, soggetto di una tela restaurata presentata la sera precedente all’interno della stessa chiesa. Se il gruppo delle campanine esplora nei suoi vari angoli la musica delle radici, il Coro propone la sua indagine tra i canti della tradizione europea ed extraeuropea nel mondo religioso, con particolare per l’armonizzazione canora e l’integrazione con strumenti quali tastiera, chitarra classica, violino, sotto la direzione del Maestro Pierluigi Capelli. Un particolare sguardo ad Oriente è stato dedicato nel concerto di ieri sera con tre brani della tradizione canora cattolica filippina: In Te io Vivrò (inedito assoluto nella traduzione ed arrangiamento italiani del Coro di Kay Kristo Ako), un’Ave Maria in lingua spagnola (retaggio della dominazione intercorsa nell’arcipelago malayo tra il 1521 e il 1898) intitolata Dios Te Salve Maria e, a chiudere, Lead Me Lord (Guidami O Signore), eseguito a cappella insieme a Come una rosa eterna (traduzione del tedesco Es ist ein Ros Entsprungen di Michael Praetorius).
Dopo i ringraziamenti sentiti da parte della Scuola Campanaria agli organizzatori dell’evento per l’entusiasmo di sempre, la seconda parte della serata è stata dedicata al canto popolare all’aperto durante il rinfresco per i convenuti, preceduto da suono a distesa dei ragazzi della Scuola, che hanno aperto la serata con un concerto a distesa sulle argentine cinque campane manuali in Fa crescente fuse nel 1954 da Dante D’Adda di Crema. Il viaggio dell’Apostolo Santiago dal Medio Oriente alle terre di Spagna e la sua gloria attuale hanno tracciato il percorso della serata, in perenne movimento tra passato e presente, tra Sol Levante e Occidente, nel segno della ricerca dei tratti permanenti della tradizione musicale e religiosa.
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