Triduo dei Morti a Nembro: una tradizione viva della chiesa locale
Si è tenuto a Nembro nelle giornate del 15, 16 e 17 febbraio il tradizionale Triduo dei Morti, momento di riflessione sui defunti voluto dalla Chiesa in tempo di Quaresima a seguito nelle numerose epidemie di peste che dal 1630 avevano colpito la popolazione lombarda. Gli altari delle chiese vengono dotate di un’imponente struttura decorativa formata da candele accese a simboleggiare la fede e la vita, che contrastano con la chiesa buia, al centro della quale viene posto il catafalco e la croce. Il chiaro messaggio della proiezione del defunto e di coloro che sono vivi sulla terra verso la vita eterna appare guardando come l’intensità della luce aumenti muovendo verso l’altare maggiore. Il forte contrasto tra buio e luce, la presenza di elementi macabri all’occhio dello studioso attorno al tema della morte, in contrasto con la strabiliante luminosità dell’altare, fanno di questo momento una delle migliori espressioni della visione barocca del mondo che si è conservata, nel suo immaginario, sino ai giorni nostri.
Giorgio Persico di Nembro racconta molto bene nell’intervista contenuta all’interno del filmato che abbiamo realizzato per l’occasione quale significato avesse e quale significato ancora possiede il Triduo nel mondo cristiano. A Nembro il Triduo ebbe inizio nel 1740 e così viene conservato con la tradizione di accendere tutte le candele manualmente, opera che viene mantenuta, nella zona, solo a Pradalunga e Olera, mentre nelle altre parrocchie le candele vengono accese elettricamente. In qualche modo appare chiaro il parallelismo tra campane elettriche e campane manuali: si sottolinea così il valore del volontariato e della dedizione alle tradizioni.
L’apparato del Triduo e il raccoglimento dei fedeli vengono accompagnati dal suono delle campane, che vengono inizialmente portate a bicchiere e successivamente suonate una ad una dalla minore alla maggiore, come per i funerali. Segue una sequenza di scale a sottolineare il momento solenne. L’evento, come sempre assai partecipato, resta una testimonianza di tradizione religiosa e musicale da tutelare e divulgare.
Clicca qui per vedere un breve documentario sulla tradizione del Triduo dei Morti a Nembro.
Devo rettificare una data errata da me detta durante l’intervista… la data della costruzione dell’imponente apparato del Triduo non è del 1737 come da me erroneamente detto ma del 1837…. scusate il lapsus…. e buona quaresima a tutti…