‘Sunà ol mars’ torna a Roncobello per l’arrivo della primavera
Domani sabato 23 marzo 2013 a Roncobello, grazie a un congruo numero di campanacci provenienti da Mezzoldo, si propizierà il ritorno della primavera girando con un folto gruppo di volontari locali per il paese, alle 19:00, al termine della Messa, agitando in forma ritmica grossi campanacci che verranno risuonati nel bosco e nelle strade, richiamando la popolazione all’arrivo della primavera. Suono ancestrale, che rimanda a riti precristiani, serviva cacciare gli spiriti dell’inverno e invocare la stagione della luce. Usanza conservatasi nella cultura cristiana e rimasta nei ricordi di alcuni roncobellesi. Pierino Milesi, classe 1940, ricorda come il rito fosse stato compiuto fino al 1946.
Mars mars spolverér, poca paja e tant formént, fòra racc, fòra sacce la sìghel a sac a sac.
Marzo che pulisce/tanta paglia e tanto frumento/fuori i topi, fuori i rospi/ e la segale in quantità
Piero Milesi ha raccontato questa filastrocca che veniva cantata dai bambini di Roncobello nel 1946, quando riunivano qualche lattina vuota e le legavano con una corda. Mentre facevano trascinare per terra le lattine per sunà ‘l mars, cioè suonare il marzo e scacciare l’inverno. Si ‘suonava marzo’ l’ultimo giorno di febbraio o il primo di marzo.
Il suono dei campanacci percorrerà le vie del paese, partendo dal centro, salendo nella parte alta di Roncobello, scendendo verso la Contrada Monica con sosta per vin brülé, tornando verso il centro per concludere nel cuore della parte antica del paese.