Correnti d’arte musicale in Valle Gandino. Le campanine al Museo del Tessile.

Campanine in concerto presso il Museo del Tessile di Leffe. È questa la proposta formulata dalla direzione di uno dei centri più importanti di tutela e conservazione di beni e conoscenze della provincia di Bergamo, in una del aree montane che vide un enorme sviluppo delle attività delle macchine tessili senza soluzione di continuità dal XII secolo alla fine del XX secolo. Domenica 4 maggio 2014, alle 16:00, la Federazione Campanari Bergamaschi racconterà l’esperienza della riscoperta del suono delle campane proprio una zona, la Valle Gandino, che vide tra Settecento e Ottocento un’autentica esplosione della musica campanaria parallela a quella delle attività tessili. Restando per il momento nel campo delle pure ipotesi, non appare improbabile che tra i due fenomeni esista un legame diretto: le correnti mercantili che provenivano dalle Fiandre potrebbe avere portato, oltre a intense connessioni nel campo della produzione tessile, suggestioni e stimoli per la produzione di concerti di campane di numero considerevole, probabilmente su stimolo dei carillon belgi e olandesi, che già dalla metà del XVI secolo contavano su carillon di venti campane. Difficilmente potrebbero altrimenti spiegarsi le dieci campane presenti sulla torre della Basilica di Gandino dal 1786, con un repertorio manoscritto del 1950 e depositato presso il Museo della Basilica.

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Leffe, che sarà il centro d’attenzione della manifestazione musicale di domenica 4 maggio, poté contare tra il 1930 e il 1972 sulla figura di un campanaro- tessitore, Arturo Zenoni detto ‘Vapore’, che divenne così sintesi perfetta delle arti del telaio e del ‘gioco a festa’ con un ampio repertorio di suonate per dieci campane, alcune delle quali rivelano una profonda relazione con matrici musicali gandinesi. In un ambiente vallare assai piu silenzioso di quello odierno in cui i campanili di Leffe, Gandino, Peia e Casnigo dialogavano tra loro in occasione delle feste religiose, non vi è da sorprendersi che un discreto numero di suonate a tastiera (o ‘di allegrezza’) rimandino una radice comune.

Al di là di queste considerazioni (che meritano una disamina scientifica), va sottolineata la nuova tendenza verso la riscoperta della tradizione campanaria, che con la Scuola di Leffe e i suoi giovani suonatori sulle campanine di vetro trova espressione stimolante e coinvolgente in vista di un recupero pieno della tradizione. Il concerto, su campanine in vetro, avrà inizio alle 16:30 e vedrà la partecipazione dei giovani allievi e dei maestri della Federazione Campanari Bergamaschi, di cui è parte il gruppo leffese. 

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