Festeggiate sabato 28 giugno 2014 le campane della vallata di Roncobello

Si è tenuta sabato 28 giugno in Valsecca, nella vallata di Roncobello, la manifestazione in onore del Sessantesimo della consacrazione delle campane di Bordogna, Bàresi e Roncobello. Un momento di ricordo e rievocazione dei suoni a eco che da Bordogna, risalendo sino a Roncobello e passando per l’abitato di Bàresi, hanno colorato le montagne del tintinnio che sessant’anni or sono, il 29 giugno 1954, proprio nella giornata dei Santi Pietro e Paolo, riportavano la gioia tra la popolazione vestita a festa (come raccontano le immagini d’epoca) dopo le lacerazioni del Secondo Conflitto Mondiale. Una ferita, per quanto concerne le campane, protrattasi per undici anni dal giorno della spoliazione bellica, effettuata nella primavera del 1943 tra colpi di fucile, minacce e sabotaggi da parte della popolazione locale di Roncobello, che rifiutava l’idea di perdere i bronzi acquistati con enormi sacrifici nel 1928. Con la restituzione del metallo da parte dello stato e una lunga trattativa con la Ditta Dante D’Adda di Crema, era stato possibile riportare al suono integralmente completo le campane di Roncobello e Bàresi, mentre Bordogna sceglieva di conservare le tre campane ottocentesche di Bizzozzero di Varese risalenti al 1823 e 1862, scampate alla requisizione integrandole con due di nuove fusione, sempre a carico della ditta cremasca. Baresi, che aveva commissionato nel 1895 cinque campane alla fonderia Monzini di Bergamo, e che aveva perso due campane durante la guerra, optò per una fusione integrale, così come avvenuto a Roncobello.I suoni di sabato pomeriggio, iniziati a Bordogna con suoni a tastiera e a distesa, hanno avuto immediata eco a Bàresi per poi chiudersi con i suoni delle otto campane di Roncobello. Lo sviluppo del momento musicale è culminato con il suono a distesa per l’arrivo del Vescovo Ausiliare Emerito Lino Belotti, giunto per festeggiare il Sessantesimo le campane e della sua ordinazione sacerdotale, unitamente al Quindicesimo della sua nomina a Vescovo Ausiliare di Bergamo. Durante l’omelia Monsignor Belotti, Presidente Onorario della Federazione Campanari Bergamaschi, ha espresso vivo e sincero apprezzamento per l’attività di servizio e divulgazione dei campanari, che annoverano un’alta percentuale di giovani attenti alla riscoperta del suono della tradizione. La Messa per il Sessantesimo, accompagnata dal suono delle campanine a cura della Scuola Campanaria di Roncobello, si è chiusa con il dono a Monsignor Belotti, da parte della Federazione stessa, di una croce in ferro su modello di quella indossata da Papa Francesco, in segno di gratitudine per l’indispensabile opera svolta per promuovere i primi passi della Federazione Campanaria, mossasi nel settembre del 2000 con la fondazione della Scuola Campanaria di Roncobello. Gli stessi ragazzi di oggi, bambini quattordici anni fa, sono stati coloro che nella Messa serale di sabato 28 giugno hanno reso grazie, insieme a tutta l’associazione campanaria, a una coraggiosa opera di promozione, attuata da Monsignor Belotti, della scuola per campanari, sorta proprio quando le Diocesi erano state costrette a recepire e tradurre in decreti le disposizioni della Regione Lombardia in materia d’inquinamento sonoro ambientale, documento da cui emergeva tra gli agenti inquinanti il suono delle campane. Un percorso che si è rinnovato raccogliendo le sensibilità dei maestri campanari della varie zone delle bergamasca e dei giovani associati che sono e saranno i veri protagonisti della rinascita campanaria del domani.

Clicca qui sotto per vedere i due filmati della giornata

Suoni di campane a Bàresi

Suoni di campane a Roncobello

Tutte le immagini del pomeriggio sulla pagina di Facebook della Federazione Campanari Bergamaschi.

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