Campane in festa a Oneta con giovani promesse musicali

Due giorni di grande successo a Oneta di San Giovanni Bianco, nel cuore della Valle Brembana, per la riscoperta del suono delle campane in occasione della Solennità Patronale della Vergine del Monte Carmelo.

Madonna

Protagonisti i suonatori della Federazione Campanari bergamaschi e i piccoli campanari della frazione, che hanno esercitato tutto il loro desiderio di apprendere il suono a scala sulle otto campane Grassmayr fornite per l’occasione dalla Ditta Festoni Campane di Coccaglio (Brescia).

Demetrio

Gli otto bronzi austriaci si sono alternati al suono delle tre campane della chiesa parrocchiale restaurate dal Laboratorio Ziliani, conservando inceppatura e ruote in legno di fattura secolare, testimonianza di un’arte oggi rara soppiantata dall’uso del ferro già nel primo Novecento.

Chiesa

Al suono tipicamente ambrosiano delle campane in Re maggiore di Grassmayr si è alternato il sistema ‘a semislancio’ delle campane della torre della parrocchiale, la cui combinazione sonora in scala diminuita (Mi-Sol-Si bemolle) rinvia a una sensibilità tipica dell’epoca presettecentesca (come avviene ancora oggi in Centro Italia), dove la preoccupazione non era quella di ottenere una scala in sequenza diatonica ben determinata ma di creare un gioco sonoro con campane ‘a salto’ (cioè non in sequenza tonale).

Campane-basso

Alla tastiera delle campane Grassmayr ha fatto eco il suono a tastiera ricostruito per le campane della parrocchiale, su cui si sono cimentati i giovanissimi campanari del paese, che hanno suonato e appreso le tecniche del suono ‘a scala’ su otto campane.

Campane-piante

Il pomeriggio di sabato e di domenica è stato accompagnato dal suono delle campanine, che si sono esibite in concerto sotto il portico della chiesa al termine della funzione pomeridiana e della processione che, tra le nuvole instabili e minacciose, è riuscita a portare la statua della Madonna per le contrade del paese, supportata dal sottofondo del suono a tastiera delle campane Grassmayr. La cerimonia, officiata dal parroco Don Diego Ongaro, ha visto la presenza della soprano giapponese Noriko Habuki, membro della Scuola Campanaria di Roncobello, che ha cantato Nome dolcissimo, Mariä Wiegenlied e l’Ave Maria di Lourdes.

Processione

Il pomeriggio si è concluso con un ringraziamento ufficiale agli organizzatori dell’evento da parte del presidente della Federazione Campanari Bergamaschi Luca Fiocchi, il quale ha sottolineato come eventi religiosi e musicali di questo genere aiutino la popolazione a riavvicinarsi al proprio patrimonio e stimolino i più giovani a partecipare in modo attivo ai progetti di rilancio del suono delle campane attraverso le diverse modalità tipiche del sistema ambrosiano. Tali iniziative muovono dal fatto di aver potuto procedere a un restauro conservativo e di risanamento di una macchina campanaria secolare quale quella del campanile della parrocchiale.

Chitarra-campanine

Un ringraziamento dunque da parte della Federazione ai realizzatori del restauro e alla calorosa accoglienza riservata ai membri dell’associazione, che hanno potuto mostrare ai più piccoli come si possa apprendere a suonare in forma di gioco, facendo sentire ogni allievo campanaro parte di un progetto di amicizia in musica.

Campanine-1

 

Clicca qui per accedere a un frammento del suono a scala della due giorni campanaria.

Campanine-2

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *